Poesia contro le armi

Sono i paesi ricchi che continuano a pagare eserciti mostruosi, levando risorse ai bisogni della gente; eserciti che servono a minacciare, intervenire, occupare paesi, assassinare, vendicarsi e che vengono spacciate dai mezzi di comunicazione come azioni di garanzia di pace, giustizia e progresso. Pochi che fanno affari con l’industria militare mentre la grande maggioranza della popolazione del pianeta soffre e si sente impotente di fronte a questo tremendo Golia.

Ci opponiamo a questa mostruosità. Lo facciamo con la cosa più dolce, sensibile, delicata e umana: la poesia.

Poesia fatta da chi ha iniziato il progetto più urgente dell’Umanità: superare la violenza in tutte le sue forme!

La legge del più forte è un retaggio della preistoria, indegna dell’umanità moderna. Abbiamo grandi ed urgenti problemi da risolvere e non possiamo permetterci di sprecare così tante risorse umane e tecniche nella violenza e nella distruzione.

Dobbiamo affrontare il problema una volta per tutte. Un progetto d’insieme di ututta l’umanità per superare la violenza!

Vogliamo la riconciliazione invece della vendetta, una smilitarizzazione progressiva degli eserciti, la proibizione compreta e lo smantellamento delle armi nucleari. La progressiva riconversione dell’industria bellica, il ritiro delle truppe di occupazione dai territori occupati, la limitazioe dei compiti militari ad attività di difesa del territorio e di protezione civile a favore della popolazione; trattative tra paesi che dichiarino il ripudio della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali.

Comitato per la Difesa del Sistema Nervoso Debole